I satelliti per l'osservazione scientifica

Mercoledì 27 Aprile, SMS di Rifredi, ore 21, in presenza e sui canali youtube e FB di Caffè-Scienza

Samantha Melani – LAMMA – Satelliti per la meteorologia

Gherardo Chirici – Satelliti per il controllo dell’uso del territorio e l’agricoltura

Aldo Piombino – Satelliti per il controllo dei movimenti del terreno

Modera: Franco Bagnoli – Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze e presidente dell’associazione Caffescienza APS

Sarebbe praticamente impossibile concepire il mondo di oggi senza l’apporto dei numerosi satelliti, di dimensioni e di orbite estremamente variegate, che girano intorno alla Terra. Le applicazioni satellitari sono innumerevoli, dalle telecomunicazioni ad applicazioni scientifiche e tecniche incredibilmente specifiche. In questo incontro parleremo di alcuni tipi di satelliti per l’osservazione scientifica con importanti risvolti applicativi. I satelliti meteorologici raccolgono informazioni sulle condizioni meteo-atmosferiche in tempo reale di vaste zone del pianeta, che i centri di ricerca meteorologici usano per le previsioni e sono anche essenziali per osservare l’evoluzione di fenomeni critici come importanti perturbazioni.

Una classe importante di satelliti a scopo scientifico sono quelli che si occupano dell’uso e delle condizioni della superficie terrestre, raccogliendo dati su caratteristiche fisiche del suolo come umidità e temperatura e su tipo e stato di salute della vegetazione, particolarmente utili per l’agricoltura e per la sorveglianza delle foreste.

A bordo dei satelliti InSAR radar particolari riescono a fornire indicazioni sui movimenti del terreno con precisione millimetrica. Usati soprattutto per la sorveglianza delle frane e delle deformazioni nelle aree vulcaniche e di quelle durante i terremoti, di recente sono stati impiegati con successo anche per verificare a scala molto più fine rispetto a quanto era possibile con altri metodi i movimenti tettonici che interessano le aree geologicamente attive.

A Firenze il LAMMA, consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche per la meteorologia, e per l’Università il GEOLAB del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali per l’osservazione del territorio e il gruppo di Geologia Applicata del dipartimento di Scienze della Terra rappresentano tre eccellenze riconosciute in campo internazionale nella ricerca scientifica applicata tramite l’uso dei dati provenienti dai satelliti

Samantha Melani, co-docente di Fisica dell’Atmosfera presso il Dipartimento di Fisica e Astrofisica di UNIFI, è ricercatrice presso l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e collabora da molti anni alle attività del Consorzio LaMMA. I suoi principali interessi di ricerca riguardano lo studio della fisica delle nubi e della precipitazione, la meteorologia satellitare e la radar meteorologia con applicazione al monitoraggio e alla caratterizzazione di eventi meteorologici intensi a diverse scale spazio-temporali.

Gherardo Chirici è Professore Ordinario di Inventari Forestali e Telerilevamento, direttore del geoLAB – Laboratorio di Geomatica Forestale (www.geolab.unifi.it), vice-presidente dell'Associazione Italiana di Telerilevamento. I suoi principali interessi di ricerca sono il monitoraggio delle foreste, l’applicazione del telerilevamento all'ecologia del paesaggio e al monitoraggio della biodiversità, la pianificazione territoriale multiscala e la gestione sostenibile delle risorse forestali.

Aldo Piombino geologo, blogger scientifico e associazione Caffè-Scienza APS. Collabora con il dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze e con l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale. I suoi principali temi di ricerca sono lo studio delle frane e dei movimenti tettonici attraverso i dati dei satelliti radar, l’assetto del territorio e i rapporti fra clima, fenomeni geologici ed evoluzione della vita sulla Terra