Il gioco d'azzardo: una nuova droga

8/04/2014 Caffè-scienza Teatro Magnolfi Prato ore 21:00

Moderatore: Lorenzo Ulivi, CNR, Firenze

Dr. Massimo Cecchi, Gioco d’Azzardo Patologico, SERT, ASL di Firenze.

Un rappresentante (anonimo) dell'Associazione Giocatori Anonimi

Tutti abbiamo almeno una volta provato attrazione per il gioco d'azzardo nelle sue diverse forme: gratta e vinci, slot machine, scommesse sportive, casinò, ecc.. La possibilità di vincere denaro o premi, non necessariamente di grande valore, provoca in molti di noi eccitazione e una sorta di piacere. Per alcuni, con il passare del tempo, questa eccitazione diventa irrinunciabile, ed il gioco d'azzardo diventa una sorta di droga: quello che si chiama gioco d'azzardo patologico. Ma quali sono i meccanismi psicologici che spingono verso questa dipendenza? E si può veramente parlare di dipendenza, di una droga? Che cosa si può fare per arginare questo fenomeno, che sta diventando importante da un punto di vista sociale, e quali sono i trattamenti sanitari per coloro che soffrono di questa vera e propria malattia?