Impianti a biogas: pro e contro

con:

Giovedì 29 gennaio 2015 ore 21:00SMS Rifredi, via Vittorio Emanuele II 303, Firenze

David Chiaramonti, Consorzio di Ricerca RE-CORD/Università di Firenze,

Ecco allora che sorgono dubbi che possono portare a fantomatiche "caccia alle streghe": Cercheremo di riportare il dibattito su basi scientifiche e senza pregiudizi di sorta rispondendo a domande come: Quali sono le caratteristiche dei biogas? Cosa è il biometano e perchè rappresenta il futuro per il biogas? Quale è la dimensione ottimale di un impianto? Può sorgere in prossimità di centri urbani? Come stiamo utilizzando il suolo oggi?

Ma come tutte le innovazioni, anche il biogas trova accesi contrari che portano argomentazioni basate su posizioni falsamente ambientaliste spesso prive di sostanza oggettiva e ormai obsolete.

Inoltre, con questi impianti, è possibile incidere sull'abbandono dei terreni agricoli, cosa che avviene in tutta Europa ma in particolare in Italia (-19.2% di SAU, Superficie Agricola Utilizzata, in Italia nel periodo 1990-2010, dati Eurostat).

L’Italia è il secondo mercato europeo, dopo la Germania, e il terzo mondiale, dopo la Cina, in impianti di biogas. Nonostante le enormi potenzialità del settore, sono numerosi i dibattiti tra favorevoli e contrari a una tecnica di produzione di gas ed energia che, se non opportunamente regolamentata, può rivoltarsi contro i suoi stessi principi di sostenibilità ambientale.

I principi su cui si fonda questo mercato interessano lo sfruttamento di liquami e sottoprodotti agricoli, o prodotti appositamente coltivati come il mais, per la produzione di gas. Un ciclo teoricamente perfetto, in cui, accanto alla produzione agricola a fini alimentari, i materiali di scarto, invece di morire, trovano nuova vita nel biogas.

Modera: Francesco Grasso - DINFO - Università di Firenze

Lidia Lombardi Università degli Studi Niccolò Cusano