Quattrocento anni dopo il canocchiale di Galileo: presente e futuro dell'astrofisica

25/10/2012 Cafferenza Biblioteca delle Oblate ore 21:00

moderatore: Lapo Casetti

con Filippo Mannucci, direttore dell'osservatorio astrofisico di Arcetri

Quattrocento anni fa Galileo puntò il suo cannocchiale verso il cielo: per l'astronomia, la più antica delle scienze, fu un balzo da gigante. Oggi i telescopi degli astronomi sono ben più grandi e complessi di quello di Galileo, e alcuni volano nello spazio per rivelare la luce che proviene da galassie lontanissime senza il disturbo dell'atmosfera terrestre. Abbiamo imparato a guardare con "occhi elettronici" sensibili non solo alla luce visibile, ma anche alle onde radio, o ai raggi ultravioletti, X e gamma. Ognuno di questi sviluppi tecnologici ha permesso di scoprire fenomeni e oggetti nuovi nell'universo: galassie lontane, stelle che esplodono, buchi neri. Cosa sappiamo oggi dell'universo? Quali sono le domande ancora senza risposta? Come sono fatti i telescopi di oggi e quelli che si stanno progettando per il futuro? Ce ne parla Filippo Mannucci, direttore dell'osservatorio di Arcetri.