Dai mosaici di Penrose ai ghiacciai siberiani: la straordinaria ricerca dei quasicristalli naturali

13/02/2014 Cafferenza Aula Magna, Università di Firenze, Piazza S. Marco 4, ore 18:00

modera Gianna Reginato, ICCOM-CNR Firenze

EVENTO SPECIALE PER L'ANNO DELLA CRISTALLOGRAFIA, con visita al museo di cristallografia ore 17:00.

Con Luca Bindi, Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze

"A differenza degli usuali solidi cristallini, in cui la disposizione degli atomi evidenzia una struttura regolare e periodica, nei quasicristalli è presente una disposizione quasi-periodica. Ciò significa che, mentre in un cristallo è possibile traslare i punti che indicano il posto degli atomi in una sua parte così che coincidano con quelli occupati dagli atomi di un'altra parte del cristallo, questo non è possibile in un quasicristallo, a meno che non si operi contemporaneamente un cambiamento di scala. L'esistenza dei quasicristalli fu scoperta da Daniel Shechtman nel 1982, nel corso di una ricerca per la quale è stato insignito del Premio Nobel per la chimica nel 2011. Finora, tuttavia i quasi cristalli erano stati individuati solamente in materiali sintetici ottenuti attraverso processi di fusione altamente controllata di componenti in presenti in rapporti estremamente precisi. La ricerca di esempi di queste strutture che fossero di origine naturale, intrapresa da una decina di anni, era invece rimasta frustrata.Un gruppo di scienziati guidato da Luca Bindi, ricercatore all'Università di Firenze e all'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR ha individuato i quasicristalli in un campione di roccia rinvenuto nel 1979 sui monti Koryak, nella regione autonoma di Chukotka, nella Russia estremo-orientale, attualmente conservato presso il Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze"