Sull'utilità e il danno della storia per la fisica

Esperti:

Biblioteca delle Oblate, Firenze

Giovedì 6 Dicembre 2018 ore 21:00

CAFFERENZA

Franco Bagnoli, Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Firenze e presidente dell'Associazione Caffè-Scienza

Giulio Peruzzi, Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova

Marco Ciardi, Dipartimento di Storia Culture Civiltà, Università di Bologna

Roberto Livi, Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Firenze

modera:

La fisica, come la chimica e la matematica, è presentata spesso come scienza "logica", i cui risultati sono indipendenti dal percorso seguito per ottenerli. Di conseguenza, la storia della fisica è raramente insegnata, ed è conosciuta più che altro per i suoi aspetti aneddotici. Questo disinteresse per la storia è emblematicamente rappresentato dal modo in cui spesso si celebrano i premi Nobel senza approfondire quale contributo sia venuto dal gruppo dei collaboratori, se una scoperta è veramente frutto del genio o se lo scopritore ha solo anticipato di qualche settimana o qualche mese i "competitori" che sarebbero comunque arrivati alla meta.

Conoscere come una certa scoperta è stata fatta, in quale contesto storico e scientifico, è importante o è solo una perdita di tempo? La fisica è una scienza che dipende dalla sua storia o no? L'insegnamento della storia della fisica è importante per comprendere la fisica stessa?

La serata, verrà introdotta dalla presentazione del libro della collana "caffè-scienza" "30 interviste impossibili ai fisici del passato" di Franco Bagnoli e Giovanna Pacini, Apice edizioni, con un'introduzione da parte di due attori, Anna Lucheroni e Paolo Lelli, che ne leggeranno dei brani.