Curare tutti, curare sempre

Giovedì 28 Maggio 2020 ore 21:00

Caffescienza online

Moderazione e regia Franco Bagnoli, moderazione chat Giovanna Pacini, Università di Firenze e caffescienza

Alfredo Zuppiroli: Presidente Commissione di Bioetica della Regione Toscana, Membro Comitato Scientifico di FILE

Sandro Spinsanti Direttore Istituto Gisano per le Medical Humanities, Roma, membro del Comitato Scientifico di FILE

Andrea Vannucci, Membro consiglio direttivo Accademia Nazionale di Medicina , Docente del corso di laurea in Ingegneria gestionale dell’Università di Siena; Vicepresidente di AISSMM - Associazione Italiana di Medicina e Sanità Sistemica, Membro del Comitato Scientifico di FILE

Nell'indicare i servizi sanitari essenziali da garantire anche durante la pandemia, l'OMS ha giustamente considerato quelli legati alle cure di emergenza, alle vaccinazioni, alla salute materno-infantile ed alla cura delle malattie croniche, ma non ha menzionato le cure palliative. Eppure, è l'OMS stessa che definisce le cure palliative: "un approccio che migliora la qualità di vita dei pazienti e delle famiglie che hanno a che fare con i problemi associati ad una malattia potenzialmente mortale, attraverso la prevenzione e il trattamento della sofferenza e tramite l’identificazione tempestiva e il trattamento di altri problemi, fisici, psicologici e spirituali". Quale migliore occasione,allora, di un'epidemia quale quella che stiamo vivendo per dare alle cure palliative la dignità che meriterebbero?L’epidemia può invece essere l’occasione per aprire finalmente a una visione delle cure palliative come risorsa integrativa per i pazienti affetti da gravi patologie croniche giunte in una fase molto avanzata e per non restringere il campo delle cure palliative alla sola terminalità. Le cure palliative dovrebbero (avrebbero dovuto?) far parte dei piani di risposta per Covid-19 non solo per gli aspetti strettamente biomedici, ma anche per quelli relazionali: basti pensare ai tanti casi di interruzione delle relazioni affettive con i propri cari e di morti in solitudine.