Caffè-Scienza
Occhi in cielo, sensori a terra Successi, limiti e potenzialità della viticoltura di precisione Mercoledì 20 Febbraio 2019 ore 21: 00 Mercato Centrale di San Lorenzo, Firenze
con: Alessandro Matese, Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, IBIMET-CNR Modera: Francesca Camilli, CNR-IBIMET e Caffè-Scienza
I recenti sviluppi tecnologici
hanno prodotto strumenti in grado di fornire al viticoltore i mezzi per
monitorare e controllare molti aspetti dell’ambiente di sviluppo della vite.
Sensori remoti e prossimali divengono così strumenti di indagine per seguire lo
stato del vigneto in termini di fabbisogni nutrizionali e idrici della pianta,
salute e attacchi
patogeni, condizioni
del suolo. La viticoltura di precisione sfrutta la più ampia serie di
osservazioni disponibili per descrivere con altissima risoluzione la
variabilità spaziale presente in vigneto e fornire le indicazioni per una
gestione ottimizzata in termini di qualità, produzione e sostenibilità.L’innovazione tecnologica è la
chiave per raggiungere i più ambiziosi obiettivi, seppur molta strada deve
essere percorsa al fine di diffondere e ottimizzare il livello di sostenibilità
delle produzioni. Nuove soluzioni si stanno diffondendo per il monitoraggio dei
vigneti in tempo reale e “on-the-go”, con sensori dedicati all’osservazione di
parametri relativi al suolo, alla chioma e alle uve. Allo stesso tempo, si
stanno diffondendo metodologie di analisi dati e restituzione dell’informazione
utile all’azienda, come nuovi modelli di supporto decisionale (DSS). Nuove
soluzioni tecnologiche che utilizzano sensori di ultima generazione per la
definizione di nuovi indici utili al rilevamento di stress biotici e abiotici
sono sempre più frequenti anche in conseguenza dei cambiamenti climatici. |
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