Cafferenza
Martedì 16 Febbraio 2016 ore 21:00 Palazzo Banci Buonamici, Sala Enzo Biagi via Ricasoli 25, Prato Con:
Valentina Tozzini, Istituto di Nanoscienze, CNR e Scuola Normale Superiore, Pisa. Modera: Raffaele De Maria, R.S. - Ricerche e Servizi s.r.l., Prato Introduce: Antonio Mauro, R.S. Ricerche e Servizi s.r.l. Prato Premiato con il Nobel ad Andrej Geim e Konstantin Novoselov nel 2010, a solo sei anni dalla prima conferma della sua esistenza nel 2004, il grafene promette (e in parte già lo fa) di rubare la scena ad altri importanti materiali.
Per questo motivo, come già fu per la plastica negli anni '50-'60, è descritto come un "materiale dirompente".
Il grafene è molto versatile, ma solo a fronte di una capacità tecnologica di produrlo con qualità e in quantità sufficiente e di funzionalizzarlo per le diverse applicazioni.Questa eccezionale fiducia del mondo scientifico e industriale nasce dalle sue proprietà del tutto singolari sia a livello macroscopico (resistenza, flessibilità, leggerezza, trasparenza, conducibilità), sia a livello quasi-atomico. A quest’ultimo riguardo è ,infatti, ideale in tutti quei settori nei quali la miniaturizzazione spinta risulti indispensabile. Circa questo aspetto siamo, però, ancora nell'infanzia dell'era del grafene. Sorprese, innovazioni ed impensabili evoluzioni tecnologiche sono dietro l'angolo e porteranno sviluppi pratici ed occupazione in tutte quelle imprese che sapranno riconoscerle e sfruttarle.
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